Referendum, Tiso(Accademia IC): “La memoria si fa responsabilità” 

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“Il 2 giugno non è solo la festa della Repubblica: è il giorno in cui l’Italia scelse la propria forma di governo, rompendo con il passato monarchico per fondare una nuova idea di Paese. Ma soprattutto, è la data in cui – per la prima volta nella storia – le donne italiane votarono in una consultazione politica nazionale, aprendo una stagione nuova per i diritti civili e la partecipazione democratica. Quella del 1946 fu una conquista sociale prima ancora che politica, e rappresenta un punto fermo da cui ripartire ogni volta che ci interroghiamo sul valore del voto e della cittadinanza attiva. Oggi, nel 2025, a pochi giorni dal referendum dell’8 e 9 giugno, quella memoria si fa responsabilità”. Così, in una nota Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune e presidente dell’associazione Bandiera Bandiera. “Andare a votare – continua TiSO – oggi è un modo per onorare chi ha lottato perché noi potessimo farlo. È un atto di continuità con quelle donne e quegli uomini che, quasi 80 anni fa, hanno reso possibile la Repubblica democratica in cui viviamo. Il referendum non è una formalità, non è un obbligo né un rito: è uno degli strumenti più autentici di partecipazione popolare. Ogni volta che rinunciamo a votare, rinunciamo a un pezzo di sovranità, e lasciamo che le decisioni vengano prese da pochi, per tutti. Invitiamo dunque tutte e tutti a riflettere su questo doppio significato: il 2 giugno come nascita della Repubblica e del voto femminile, e l’8 e 9 giugno come nuova occasione per prenderci cura della nostra democrazia. Perché la libertà non si eredita: si esercita”, chiosa Carmela Tiso.